Eva Colombo, Vie di scampo, capitolo primo: Pia ( ispirato dal quadro di Dante Gabriel Rossetti Pia de’ Tolomei )
I corvi sono neri come la notte imminente. Tra le nuvole, il cielo al crepuscolo ha il colore del tuo vestito. L’edera abbarbicata accanto a te ha il colore dei tuo occhi. Le foglie di fico toccate dall’autunno incorniciano la tua testa perché hanno il colore dei tuoi capelli. La notte è alata come i corvi, tra poco si poserà sul davanzale della tua prigione. Il tuo vestito color del crepuscolo sarà quella luce che la notte non può spegnere. I tuoi occhi color edera saranno quella vita che una notte d’autunno non può uccidere. I tuoi capelli color delle foglie d’autunno saranno quella morte che alimenta una nuova vita. Ascolta i corvi, ora. Loro hanno le ali, loro sanno come fuggire nel cielo. Respira l’odore dell’acqua che le nuvole portano dentro di sé, l’acqua sa come fuggire nella terra. Sfilati quell’anello dal dito, gettalo ai corvi: non è il tuo oro, quello. Guarda il cielo tra le nuvole, imprimi la tua bellezza nell’oro del crepuscolo. Lascia che qualche lacrima scenda dai tuoi occhi, come la pioggia dalle nuvole. Il tuo dolore troverà la sua via di fuga ed irrigherà la terra. Quando la notte sarà passata, quando l’autunno sarà passato il cielo e la terra si ricorderanno di te. Il cielo al crepuscolo irradierà la tua bellezza e la terra in primavera germoglierà sul tuo dolore. E gli uomini non potranno più imprigionarti, non potranno più scordarti.